Massimiliano Sacchi, Direttore del DopoFestival del Napoli Teatro Festival, rassegna musicale raffinata ed energica all’insegna del virtuosismo e della dialettica tradizione /innovazione. Massimiliano Sacchi è un musicista di talento, clarinettista. La musica lo rapisce da bambino. Ha sempre abitato a Napoli e “vuole abitarci sempre di più”.
Un aggettivo per descrivere Napoli.
Difficile sceglierne uno. Napoli è simpatica, vibrante, sorprendente, imprevedibile. Napoli è un miscuglio di contrari che si sovrappongono.
Come vedi oggi Napoli?
Più consapevole di sé, piena di iniziative.
Qual è stato il segnale di risveglio?
C’è stato un passaggio fondamentale con l’istituzione delle prime zone a traffico limitato. Da quel momento, lentamente, le infinite bellezze della città hanno cominciato ad essere restituite una ad una ai cittadini. È un processo ancora in atto.
Cosa fai tu per contribuire?
Pago il biglietto dell’autobus! Scherzo…Tento di agire con gentilezza e avendo sempre in mente il concetto di “cosa pubblica”, il senso della convivenza civile, nelle piccole cose della vita quotidiana. Vorrei che fosse una sensibilità sempre più diffusa e condivisa.
Ieri, oggi, domani cosa è cambiato?
Sembra che stia cambiando l’approccio dei cittadini, si va diffondendo l’idea delle preziosità di cui siamo custodi. La ricchezza della città non sta soltanto nei monumenti o nelle bellezze naturali, che già sono di per sé tesori inestimabili, ma soprattutto nella cultura millenaria e multiforme, la musicalità, il carattere dei napoletani, l’apertura al diverso… sono troppe le cose da elencare.
Perché #unanapolialgiorno?
Forse perché i volti della città sono molteplici e in continuo movimento!