Il Piccolo Principe va sul Pianeta Sanità: sogna in grande contro i baobab del male

A Napoli, nel Rione Sanità, esiste un mondo di Piccoli Principi che sanno raccontare del proprio quartiere e delle tante persone che lavorano ogni giorno per garantire un futuro migliore. Ecco come la favola più famosa al mondo, “Il Piccolo Principe”, si è trasformata in una espressione innovativa di riscatto sociale dei bambini del Pianeta-Sanità.

Il racconto di un viaggio nell’emozione

Esistono letture che portiamo con noi fin dall’infanzia e che con il passare del tempo sanno darci, anche da “grandi”, sguardi ampi e nuove prospettive.

Vi stiamo parlando del “Piccolo Principe”, uno dei libri che tiriamo fuori con piacere dagli scaffali perchè è una lettura che merita e ci torna utile ad ogni età. Un racconto diverso dagli altri, ricco di insegnamenti e di preziosa ispirazione per i più piccoli.

Un libro che raggiunge l’emotività e la creatività dei Piccoli Principi del Rione Sanità, titolo e trama di un romanzo che viene scritto attraverso i loro occhi.

Il libro è un progetto della Fondazione Alberto e Franca Riva, che da alcuni anni lavora anche sul territorio di Napoli, in collaborazione con il parroco del rione Sanità padre Antonio Loffredo, sostenendo progetti educativi sul territorio. Questo libro è il viaggio di una scrittrice, Cristina Zagaria, che insieme ai bambini del Rione Sanità ha creato una nuova interpretazione de Il Piccolo Principe: una finestra sul loro mondo che fa pensare, che emoziona.

Perché la Sanità non è solo quello che si dice

“Addio – disse la volpe. – Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”. (Antoine de Saint-Exupéry, “Il piccolo principe”)

Essere della Sanità, vivere qui non è sempre bello. Se ne dicono tante nei giornali, nelle televisioni; tutti hanno sempre un motivo per parlarne. Ma quasi tutti  quelli che raccontano della Sanità non la vivono, lo sguardo è sempre dall’alto e non coinvolge chi invece dal basso vorrebbe dire la propria.

In questo romanzo il punto di osservazione cambia, si sposta, cala come una telecamera nelle strade, tra la gente e si ferma negli occhi dei ragazzi: i veri protagonisti di questa vicenda.

A raccontare è una giornalista, che raccoglie, attraverso un laboratorio di tre mesi di interpretazione e riscrittura della favola de Il Piccole Principe, tutti i racconti, i disegni e le opinioni dei piccoli principi. I bambini rispondono e interagiscono con il romanzo, donando una nuova interpretazione carica di significato, stupore e speranza. La realtà incontra la favola e tutto diventa possibile.

Ecco ad esempio cosa ne pensano i Piccoli Principi della rosa della favola:

1. È impicciosa
2. È vanitosa, si pettina
3. Comanda a bacchetta il piccolo principe, ogni mattina gli dice: “È l’ora di colazione: latt e café co’ curnett!”

“Va bene, bimbi, ma c’è qualcosa di cui la rosa ha paura?”
– Sì! ‘O friddo!

E la loro risposta a:

“Bimbi, a cosa vi serve contare le stelle?”
– Ad esprimere i desideri!
– Io vorrei 1000 euro.
– Il mio desiderio invece è che mio padre esca dal carcere.

Il Piccolo Principe fa scalo a Napoli

Ecco la trama: Uhuru, 19 anni è un piccolo principe-scugnizzo che sbarca nel Rione Sanità. Profugo, di origine africana tenta un viaggio in Svizzera alla ricerca di una vita migliore. Questo viaggio subirà una breve interruzione a Napoli, scopre qui infatti il Pianeta-Sanità. Un luogo di contraddizioni, storie difficili ma anche tanta bellezza e persone che amano il posto in cui vivono e lavorano per dare una speranza a questo quartiere.

Proprio come l’aviatore di Saint-Euxpéry, Uhuru vorrebbe ripartire subito per la Svizzera, una meta dove sta più tranquilli e si vive meglio. Le giornate trascorrono veloci e con  gli scugnizzi del quartiere crescono amicizie profonde. Uhuru si sente a casa e vuole fare qualcosa di concreto per questa città. Ripensa al suo viaggio, decide di fermarsi qui e lavorare per il doposcuola di Padre Antonio Loffredo.

I Principi di Napoli possono prendere una nuova strada

“È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante”. (Antoine de Saint-Exupéry, “Il piccolo principe”)

Il romanzo, edito da Il Battello a Vapore è un progetto sentito e curato da chi u> sogna una rinascita e combatte ogni giorno in prima persona.

In ogni capitolo si legge di un mondo fatto di sfide, pericoli, paure ma anche tante storie di amicizia e coraggio, confronto, inclusione e inter-culturalità. Nel Rione Sanità esiste un  mondo di Piccoli Principi dove tutto diventa possibile.

È lo sguardo-bambino che ognuno di noi non dovrebbe mai perdere per poter affrontare e trasformare la realtà in una piccola grande favola.

“Tutti i grandi sono stati piccoli, ma pochi di essi se ne ricordano”. (Antoine de Saint-Exupéry, “Il piccolo principe”)

I PICCOLI PRINCIPI DEL RIONE SANITÀ
di Cristina Zagaria
Edizioni Il Battello a Vapore
Euro 15,00
Consigliato dai 10 anni
In libreria dal 17 ottobre 2017

Per ogni acquisto verrà devoluto 1 Euro al progetto.