Cibo, prodotti della terra, cinema, laboratori di cucina etnica, racconti di culture: a Napoli Est dal 19 al 27 ottobre 2018 torna il viaggio di Moviemmece nella biodiversità del mondo.
Marina Ferrara e il sogno Moviemmece
Abbiamo conosciuto Marina Ferrara, direttrice del Festival Moviemmece: “Per me e per noi (l’Associazione Fuori dal Seminato, l’Associazione Gioco Immagine e Parole e la Cooperativa di commercio equo Mandacarù), Moviemmece è la realizzazione di un sogno accarezzato a lungo, che l’anno scorso finalmente si è avverato con l’organizzazione della prima edizione, che ci ha regalato enormi soddisfazioni. Quest’anno però non si trattava più soltanto di avverare un sogno, ma di rispettare un impegno preso con noi stessi e con il territorio.
A Napoli Est cinema, fotografia, musica, laboratori di cucina della biodiversità
Per questo ci siamo messi alla prova, cercando di fare ancora di più: il cuore di Moviemmece resta il cinema, con il concorso per i giovani registi con meno di 35 anni e le proiezioni di grandissimi film internazionali, fuori dai grandi circuiti, che proietteremo da mattina a sera dal 25 al 27 ottobre al NEST- Napoli Est Teatro intervallati da degustazioni di cibi equi, veg, bio e a impatto zero. Però Moviemmece per questa seconda edizione si è aperto a nuove forme artistiche: abbiamo dato spazio al teatro, con uno spettacolo dedicato alla Palestina, alla fotografia, con un concorso fotografico e l’esposizione della splendida mostra “Amazzoni: le custodi della biodiversità” di Beatrice De Blasi visitabile fino al 27 Ottobre all’Art33 e alla musica, con uno straordinario cine-concerto in cui il quartetto rock/jazz MEV ha musicato le comiche di Buster Keaton.
E naturalmente, come lo scorso, continuiamo a proporre laboratori di cucina multietnica, per contaminare sapori, profumi e soprattutto culture. E tutto quello che abbiamo in programma è ad accesso gratuito.
Portare il grande cinema connesso a tematiche quali sovranità alimentare, ambiente e accoglienza nel quartiere di San Giovanni a Teduccio per noi è una sfida che si rinnova. Crediamo fortemente che la riconnessione fra centro e periferia, sia nelle nostre città, che più in generale nell’intero pianeta con tutti i suoi squilibri, sia la strada maestra per la comprensione reciproca e per la pacifica convivenza. E cosa più del cibo, da sempre “luogo” di incontro e meticciamento, per compiere questa riconnessione.
La nostra risposta all’intolleranza e all’esclusione
Mai come quest’anno sento anche personalmente l’urgenza di dare ancora più spazio e più voce alle istanze del Festival Moviemmece: accoglienza, integrazione, diritti e giustizia sociale e ambientale. Con un’offerta culturale di alto profilo vogliamo rispondere a quel flusso insopportabile di sommarie, chiassose e imbarazzanti dichiarazioni e manifestazioni di intolleranza ed esclusione che sembrano trovare sempre più spazio nei media e, ahimè, nella vita reale. Ma il nostro Paese non è certo solo quello delle aggressioni, degli insulti, dei messaggi di odio e degli slogan populisti come “Chiudiamo i porti”. Non è solo questa la nostra società, non è quello che siamo e che vogliamo raccontare al mondo.”
Qui il ricco
programma, tra proiezioni, fotografia e gustosi laboratori di cucina interculturale.