Ultravioletto: alla Sanità arte partecipata e cura del territorio

La luce ultravioletta è una parte dello spettro cromatico che l’occhio umano non percepisce, nonostante abbia effetti importanti sul nostro corpo. E’ la farfalla il simbolo di Ultravioletto, progetto dell’Associazione Il Fazzoletto di Perle: per la regina degli insetti la luce ultravioletta è lo strumento per intercettare il mondo, per distinguere i maschi dalle femmine e i fiori possibile fonte di nutrimento.

Come con la luce ultravioletta vi è la possibilità che una medesima realtà possa essere “mappata” in modo diverso a seconda di un punto di vista, una diversa cultura, società, religione: su questo concetto si basa Ultravioletto, progetto che sostiene il riconoscimento della diversità come modalità di interazione con il territorio.

Abbiamo incontrato Giuseppina Ottieri, Resp. del progetto: “mi occupo in maniera elettiva della relazione uomo-animale, secondo l’approccio cognitivo-zooantropologico come veicolo per migliorare la vita delle persone. Sono stata referente per il Sud Italia della Siua studio e promuovo la correlazione diretta tra specie umana e animale volta al riconoscimento delle caratteristiche specifiche della diversità. Il focus di ogni mio progetto viene sempre costruito attorno ad un intento che è il rispetto del diverso dove l’animale è il paradigma principale della diversità, che può essere non solo di specie, ma anche culturale, sociale, di religione. E’ nella relazione con la diversità che si costituisce la nostra identità come individui. Siamo noi che la costruiamo in base alle esperienze legate alla possibilità di un dialogo con l’altro, che da la possibilità di aumentare il nostro piano di conoscenza in base alla nostra capacità di interfacciarsi con il mondo in modo aperto e non chiuso.”

Ultravioletto nasce con questi obiettivi e con l’intento di arrivare ad un maggior numero di persone possibile e non solo ad un pubblico di nicchia.

Ed è così che nascono iniziative come il murales “Speranza nascosta” di Francisco Bosoletti, artista vicino al Centro La Tenda per i senzatetto. E’ sul muro di ingresso del centro che viene restituito un volto profondo di una donna. Dipinto al negativo è visibile solo attraverso l’applicazione di un filtro: un’immagine non preconfezionata ma che richiede uno sforzo, una partecipazione, una interazione tra le persone.

Con Francisco Bosoletti nascono anche le Ombre di Napoli e la Donna del Giardino al Giardino Liberato di Materdei, felice copertina della recente opera Vicoli di Sergio Siano, e Partenope in Salita San Raffaele sempre a Materdei.

Con Tono Cruz invece nasce Luce, progetto di arte partecipata alla Sanità. Così crescono le interazioni e le sinergie con il quartiere Sanità e le realtà impegnate nella sua cura come le iniziative del parroco Antonio Loffredo, Il Punto Luce di Save the Children, il contributo di Imma Napodanno, lettrice di Nati per Leggere e tante altre iniziative virtuose impegnate nel rendere visibile un territorio ricco di storia e cultura.

Grazie a queste interazioni e alla partecipazione al Fate Festival, festival di arte partecipata a San Potito Ultravioletto coinvolge Mono Gonzalez, tra gli artisti dell’ultimo progetto alla Sanità: il murale sulla canonica e sul campanile della Chiesa in prossimità del Cimitero delle Fontanelle, un’esplosione di colori organizzati in una fantasia che richiama i motivi caratteristici latino-americani e allo stesso tempo i ricordi degli abitanti del quartiere che raccontano un luogo florido, luogo di passaggio per le mandrie, ricco di fontane e natura, ma anche luogo di lavoro per fabbriche come quella di scarpe di Mario Valentino e botteghe, ormai quasi tutte chiuse.

Ultravioletto

Una comunanza di riti e suggestioni collega il murale delle Fontanelle con l’incontro di arte urbana  degli artisti che hanno preso parte alla realizzazione del murale nel cimitero di La Paz, in Bolivia, una realtà estremamente vicina e simile alla nostra, ove cristianesimo e paganesimo si fondono senza soluzione di continuità.

Accanto al cimitero, la vita nel grande e variegato quartiere della Sanità rifiorisce con un forte senso di consapevolezza contro la paura e l’abbandono. Il murale sarà inaugurato il 3 dicembre: nel contempo una esclusiva visita serale al Cimitero delle Fontanelle.

“Ultravioletto” è un progetto dell’associazione il Fazzoletto di Perle in collaborazione con la Fondazione di Comunità San Gennaro e le persone del quartiere. E’ possibile sostenerlo direttamente sulla piattaforma Produzioni dal Basso e attraverso il network di Banca Etica.