La predisposizione all’arte è qualcosa di genetico. Ci si nasce e con il tempo da passione può divenire una sorta di missione. Nel novero degli esponenti della “belle epoque” napoletana rientra Mario Schiano che con il progetto Rebirth ha raccontato la nuova fioritura della street art partenopea.
Mario ai tempi del liceo progettava e costruiva scenografie per i musical di fine anno. Da lì il passo allo IED con il diploma in scenografia cinematografica e televisiva e poi il master. Nel 2010 il primo film come aiuto scenografo e la scoperta di una passione per video e fotografia e la sperimentazione della reflex professionale per la produzione di film. Le capacità naturali da sole non bastano e quindi Mario studia con perseveranza, facendo esperienza nella produzione di alcuni videoclip per artisti emergenti napoletani come i Bata’Ngoma.
Nel cinema lavora in ambito scenografico come attrezzista di set, ed è nel periodo del backstage per il film Falchi di Toni D’angelo che nasce Rebirth: Tono Cruz era alla Sanità per la realizzazione del murales “Luce”, così macchina fotografica alla mano Mario decide di filmare il suo lavoro, conoscendo personalmente Tono e iniziando così un racconto di immagini sulla fiorente produzione artistica napoletana. A Via Salvator Rosa c’era Blu all’opera e Mario continua a fare delle riprese. Successivamente contatta l’artista Roxy che lo colpisce particolarmente con il suo Vascio Art, camminando per i vicoli dei Quartieri Spagnoli gli mostra le sue opere e le fa conoscere Salvatore Iodice. “Il monologo di Salvatore non poteva essere tagliato: la sua persona racconta tante verità ed agisce in maniera così generosa nei confronti della società e in particolare dei Quartieri Spagnoli, che credo possa essere preso da esempio.”
Grazie a Tono Cruz conosce Giuseppina Ottieri che gli illustra il progetto il “Fazzoletto di perle” nel quale fa parte non solo Luce di Tono Cruz ma anche un opera di Francisco Bosoletti “ResisTiamo”. Rebirth è il frutto di questo viaggio ed è stato realizzato integralmente a spese di Mario.
“Napoli è effettivamente migliorata rispetto a 5 anni fa ma il miglioramento passa soprattutto attraverso l’impegno del cittadino. Rebirth vuole raccontare l’impegno e la lotta contro il degrado, una Napoli espressione di resistenza artistica e sociale, una Napoli che fa dell’ impegno sociale una vera e propria rinascita.”
Mario ha appena finito di lavorare al film The Happy prince di Rupert Everett con il ruolo di attrezzista di scena italiano. “L’atmosfera era bellissima, ci si rendeva subito conto di avere a che fare con professionisti di alto livello. Abbiamo girato a Posillipo in una Villa e in alcuni vicoli del centro storico. Il cast era felicemente meravigliato delle bellezze architettoniche del centro storico, dei vicoli e soprattutto del calore della gente. Napoli per me è Inferno e Paradiso. Molti napoletani dovrebbero imparare ad amare Napoli invece di bistrattarla, è come se molti avessero subito il “lavaggio del cervello” da parte dei media italiani pronti sempre a condannare la città ad ogni occasione”.
Rebirth è disponibile qui. Le musiche di Rebirth sono state gentilmente concesse dal compositore Lorenzo Marinelli.