Leonardo Lasala, giornalista e consulente d’azienda, Responsabile Associazione Consumatori nella difesa dalle famiglie dalle falle del sistema finanziario. Da sempre impegnato nelle tematiche dello sviluppo del territorio e nel rilancio delle opportunità del Sud, negli ultimi anni ha dedicato attenzione all’identità napoletana ed al ruolo di Napoli come Capitale del Mediterraneo.
Un aggettivo per descrivere Napoli?
Napoli è caleidoscopica. La si può osservare sotto diverse luci ottenendo risposte differenti.
Come vedi oggi Napoli?
La città ha avuto uno scatto di vero e proprio orgoglio, ritrovando la propria identità e iniziando a programmare un posto in prima fila nel futuro prossimo delle capitali mondiali. Ovviamente c’è ancora tanto da fare, ma siamo sulla buona strada. Importante è tuttavia non accontentarsi mai cercando il miglioramento costante. Dobbiamo cancellare dal nostro vocabolario il termine “tant nun cagn”. Tutto dipende solo da noi.
Qual è stato il segnale del risveglio?
Credo che siamo in pieno risveglio. È un processo in continua crescita. Un segnale concreto ritengo sia il ritrovato sorriso dei napoletani. Basta camminare in qualsiasi strada, vicolo, piazza per capire come anche in un periodo economico non felice, la nostra gente sorrida, guardando al futuro con ottimismo. Abbiamo dunque superato quel pessimismo storico che è stato il nostro più grande limite.
Cosa fai tu per contribuire?
Io lavoro molto con l’informazione e la motivazione. Attraverso i nuovi media cerco di spronare il sistema a un miglioramento continuo, anche essendo critico e duro in alcuni casi. Non dobbiamo mai accontentarci. La motivazione è invece una strategia che utilizzo spesso con i giovani. Bisogna essere appassionati nella vita. Bisogna combattere ed abbatterli i muri quando non si riesce a saltarli. Dobbiamo essere orgogliosi della nostra storia e della tradizione e ritrovare il valore dell’identità e del rapporto con il territorio.
Ieri, oggi, domani cosa è cambiato?
Qualcosa è cambiato immediatamente dopo lo scandalo dei rifiuti. La gente ha saputo interrompere quel voler tollerare tutto ciò che accadeva sul nostro territorio. Quei sonori “ceffoni” che i media nazionali ci hanno tirato in pieno viso, hanno risvegliato l’orgoglio napoletano. Oggi siamo noi che indichiamo a città come Roma, Milano, Torino le vie della solidarietà e della civiltà.
Perché #unanapolialgiorno?
Perché tutto ciò che è scontato è noioso. Napoli non è e non sarà mai monocolore.